domenica 28 febbraio 2010

Nuovo Blog sui brevetti

David Kappos, il nuovo direttore dell'USPTO, l'ufficio brevetti americano, ha creato un blog sui brevetti.
Nel suo primo post scrive della attuale riforma brevettuale che il Congresso vuole realizzare. Questa prevede una revisione delle concessioni, per rendere i brevetti statunitensi più forti e credibili: il "post grant", una sorta di esame successiva alla concessione di un brevetto. Tra le riforme si prevede inoltre di esaminare la questione del "first to invent" a favore di quella del "first to file".



Per chi vuole leggere il blog del direttore Kappos: www.uspto.gov/blog/director/entry/director_s_forum_david_kappos

"First to file" e "First to invent"

"First to file" e "First to invent" sono due regole nel mondo dei brevetti.
La prima è applicata in Italia (e nel resto dell'Europa), la seconda negli USA.
Queste due regole possono avere delle conseguenze anche gravi nella valutazione della validità di un brevetto.
Facciamo un esempio riduttivo: immaginiamo che qualcuno carpisca il segreto della ricetta della Coca-Cola. Siccome fino ad allora era stata tenuta segreta non fa parte dello stato dell'arte, quindi la si può brevettare. In Europa, con la regola "First to file", chi prima brevetta ottiene i diritti: la Coca-Cola deve pagare le royalties al novello inventore, oppure dimostrare che la formula non era segreta ma pubblica, ad esempio presentando il giornale dove fu pubblicata.
Negli Stati Uniti vale invece la regola "First to invent": chi prima inventa ha i diritti sull'invenzione e non chi prima brevetta.
Questo principio, se vogliamo più giusto, è però molto difficile da applicare. Come dimostrare di essere i primi se si è tenuto segreta l'invenzione? Per questo motivo, cioè per semplificare le cose, in quasi tutto il mondo si applica la regola "First to file".

sabato 27 febbraio 2010

Perchè e quando fare una ricerca d'anteriorità

Chi vuole brevettare un'invenzione, non è obbligato a fare una ricerca dello stato dell'arte, cioè di conoscere ciò che è già noto al momento della richiesta di brevetto. Tuttavia un'invenzione è brevettabile solo se questa è nuova e originale, cioè non ovvia.
Di conseguenza, se qualcuno ha avuto la stessa idea prima -non importa se noi non ne siamo a conoscenza- e l'ha brevettata oppure messa in vendita, o pubblicata su di un giornale, libro o blog, la nostra invenzione sarà rifiutata dall'ufficio brevetti.
Pertanto, se pensate che un'invenzione possa avere un gran successo commerciale, è importante condurre una ricerca di anteriorità. Questa consiste nel confrontarsi con tutti brevetti e pubblicazioni scientifiche nel settore tecnologico dell'invenzione da brevettare.
Solo dopo essersi assicurati che nessuno prima di noi abbia ideato la stessa cosa, conviene richiedere un brevetto e investire nel prodotto o procedimento ideato.

Riassumendo, la ricerca d'anteriorità è utile ai seguenti scopi:

  • Determinare cosa sia stata già inventato
  • Determinare tutti i brevetti e pubblicazioni in un particolare settore (stato dell'arte)
  • Trovare il brevetto per una particolare invenzione
  • Identificare quali aspetti di un prodotto sono protetti
  • Identificare cosa potenzialmente potrebbe essere messo sul mercato
  • Individuare altri possibili usi di un prodotto
  • Determinare gli inventori che hanno brevetti in uno specifico campo tecnico
  • Determinare le aziende proprietari di brevetti in un particolare tecnologia
  • Creare delle statistiche
  • Studiare il tasso di innovazione in un settore particolare (ad esempio biotecnologie)
  • Studiare il tasso di innovazione di un paese particolare (ad esempio, Italia, Cina)
  • Prima di importare un prodotto: determinare se può violare un brevetto
  • Capire dove sta investendo un'azienda concorrente
  • Identificare potenziali licenze da comprare
  • Identificare chi lavora in un determinato campo.

venerdì 26 febbraio 2010

Conferenza sul brevetto europeo

L'EPO, l'Ufficio Europeo Brevetti, nel 2010 organizzerà la conferenza annuale sul brevetto europeo in collaborazione con la Svizzera. Si tratta di una conferenza informativa che si terrà al Beaulieu Conference and Exhibition Centre in Losanna. Il programma e i dettagli per la partecipazione saranno pubblicati entro giugno 2010.


Ulteriori informazioni: www.epo.org/pi-conference

Trova un brevetto con Til Tul



Il video è in lingua inglese e spiega come usate TILTUL.COM. Il portale permette ricerche contemporane nelle vari banche dati brevetti disponibili online: Espacenet, Google Patents, WIPO search, ecc, ecc..
Il presentatore seleziona i database e inserisce delle parole chiavi: "Mobile payment parking", poi presenta i risulati ottenuti sui database selezionati
Il sito in questo momento non è attivo, ma è un esempio di come la ricerca brevettuale si stia diffondendo tra i non specialisti nel settore.

martedì 23 febbraio 2010

Recensione libro: Inventing for Dummies

Il testo
Diviso in 5 parti, spiega come sviluppare un'invenzione, brevettarla e porla sul mercato (americano).
  1. La parte I tratta i vari tipi di brevetto esistenti negli Stati Uniti: Design patent, utility model e dedica un capitolo sulle invenzioni brevettabili e no. Vi è anche un capitolo sulla ricerca brevettuale, che però è piuttosto deludente: si limita a dire che è possibile cercare un brevetto online da internet, ma non spiega come fare. Non cita l'esistenza di Google Patents. La parte termina illustrando come richiedere un brevetto all'USPTO, l'ufficio brevetti americano: cose da fare in pratica: modulistica, tasse, ecc, ecc...
  2. La seconda parte riguarda i Trademarks (i marchi registrati) e l'importanza della segretezza in questo campo.
  3. La parte III invece spiega come costruire un prototipo della propria invenzione, a chi rivolgersi per farselo costruire, come analizzare e prevedere i costi e come calcolare le potenzialità di vendita del prodotto ideato.
  4. La parte IV continua col tema "da un'idea all'azienda"e allo stesso tempo da dei consigli su come vendere una licenza.
  5. Parte V è una lista di indirizzi a cui rivolgersi per finanziamenti e per farsi sostenere nell'impresa: tra questi vi è l'associazione nazionale (americana inventori), la NASA e l'USPTO, l'ufficio brevetti. Termina con brevi biografie degli inventori famosi, tra cui Alexander Graham Bell che, secondo l'autrice, ha inventato il telefono.
  6. In appendice sono allegati degli esempi di "confidentiality agreement" e di "licence agreement" ed altri moduli utili.

L'autrice
Pamela Riddle Bird è direttrice di una società di consulenza da lei fondata: "Innovative Product Technologies Inc."

Commento finale
Il libro è molto semplice e pratico, nello stile tipico della serie "for Dummies". Molti consigli sono però limitati alla realtà americana, che presenta un mercato e una legislazione diversi da quello europeo e italiano. Ad esempio il consiglio di tenere un registro in cui annotare tutti i dettagli dell'invenzione per evitare di farsi rubare l'idea, fa senso solo negli USA, dove vale la regola "first to invent", cioè chi prima inventa ha i diritti sull'invenzione. In Europa, invece, le regole sono diverse, quindi un registro del genere non serve a proteggersi.
Ad ogni modo, si tratta senza dubbio di un manuale utile e ricco di preziosi consigli, soprattutto per chi vuole brevettare negli Stati Uniti.

Maggiori informazioni: www.dummies.com oppure cliccate sull'immagine di copertina.
Titolo Inventing for Dummies
Casa Editrice Wiley Publishing Inc.
Anno pubblicazione 2009
Numero pagine 358
Lingua Inglese
Codice ISBN 0-7645-4231
Prezzo 21,99 $ (USA)

Top 10: ecco chi ha richiesto più PCT

Si tratta di domande di brevetto internazionali (detti anche PCT). I dati* sono stati pubblicati dall'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (abbr.: WIPO) e riguardano il 2008. Sono un indice importante da analizzare. Chi richiede un brevetto PCT lo fa per ottenere una protezione all'estero, quindi vi è deve essere una relazione tra PCT ed Export. Dalla tabella risulta che nel 2008 la Huawei, una società cinese attiva nel settore delle telecomunicazioni, ha presentato più domande di brevetto. Circa 8 per giorno lavorativo.











HUAWEI 1737 Cina
PANASONIC 1729 Giappone
PHILIPS 1551 Paesi Bassi
TOYOTA 1364 Giappone
BOSCH 1273 Germania
SIEMENS 1089 Germania
NOKIA 1005 Finlandia
LG 992 Corea
ERICSSON 984 Svezia
FUJITSU 983 Giappone


*Fonte: World Intellectual Property Indicators, 2009 Edition, WIPO

PMI francesi brevettano di più

L'INPI, l'ufficio brevetti francese, ha rilevato una netta diminuzione di domande di titoli di proprietà intellettuale (marchi e brevetti) nel 2008.
Nel 2009, nonostante la crisi, questa tendenza si è ridotta: sebbene sia stata registrata una generale diminuzione delle domande di brevetto (-3,6%), le richieste delle piccole e medie imprese (Abbr.: PMI) sono aumentate del 6,8%*.

*Fonte: Chefdentreprise.com, INPI

lunedì 22 febbraio 2010

Brevetto sulla clonazione bocciato

Il Coreano Hwang Woo Suk, detto anche "King of Cloning", il re della clonazione, ha tentato per l'ennesima volta di brevettare un procedimento sulla clonazione umana senza successo.
L'Ufficio Europeo Brevetti (abbr. EPO) ha rigettato la sua domanda di brevetto europeo. "Il sig. Hwang ha richiesto più volte di brevettare in Europa metodi di clonazione umana senza ottenere un brevetto. Il brevetto non era accettabile per ragioni etiche, riguardava la clonazione umana e l'uso distruttivo di embrioni umani", dice Rainer Osterwalder, addetto all'ufficio stampa dell'EPO, durante un'intervista del settimanale tedesco Spiegel.
Hwang Woo Suk è famigerato nella comunità scientifica internazionale: nel 2006 fu coinvolto in uno scandalo su studi fasulli presentati alla rivista "Science" e nel 2009 è stato condannato per truffa ai danni della Repubblica di Corea per aver incassato dei finanziamenti pubblici su ricerche fantasma.
Dalla banca dati Espacenet è possibile leggere il brevetto online:

E' stato da poco pubblicato, ma non preoccupatevi: la concessione riguarda solo la parte del brevetto che rivendica una sostanza per la coltivazione o deposito di cellule staminali per la fecondazione in vitro*.

*Spiegel online del 17.2.2009

domenica 21 febbraio 2010

Cercare un brevetto con Google Patents



Il video* mostra come leggere un brevetto con Google Patents.

*Fonte: Youtube, http://www.posizionamentoo.com/

sabato 20 febbraio 2010

Come vendere un brevetto alle aziende

Il sito Patent Auction offre un servizio gratuito agli inventori che vogliano vendere il loro brevetto a un'azienda.
Secondo quando è scritto nel sito:
  1. E' completamente gratuito.
  2. Si concentra sul mercato americano.
  3. E' stato fondato da un belga e il server si trova in Francia.
  4. Ha pochi visitatori (500/giorno, ma ne basta uno per vendere un brevetto).
  5. E' in lingua inglese.
Esaminandolo mi è sembrato una specie di "E-Bay dei brevetti".


I brevetti sono divisi per categorie e i prezzi si aggirano tra le poche migliaia al milione di dollari.
Ovviamente ho verificato se vi fossero in vendita anche dei brevetti italiani e, in effetti, ne ho trovati 6. Si tratta per lo più d'invenzioni brevettate da italiani in Italia, come negli USA o in Europa. In alcuni casi si tratta di brevetti internazionali (PCT).
Siccome il brevetto ha validità territoriale limitata al paese che l'emette, non fa molto senso vendere un brevetto italiano a un americano, a meno che questi non sia interessato a vendere il prodotto in Italia.
Questo è solo uno dei tanti siti web sul quale è possibile vendere o comprare un brevetto.
Il sito mi è sembrato comunque degno di nota e pertanto ne aggiungo il link:
Buy and sell patented inventions

giovedì 18 febbraio 2010

Brevetto Hardware o Software?

Ho trovato su Esp@cenet il brevetto in figura, richiesto dalla Kaspersky il 19 settembre 2009 e rilasciato due settimane fa, il 2 febbraio 2010.
Si tratta di un antivirus da installare sul
PC. Dotato di CPU e Memoria propri, sorveglia il funzionamento dell'hard Disk.
Una cosa del genere è brevettabile in Europa, o rientra tra i brevetti software, quindi non brevettabili a priori?
Credo sia brevettabile, ma non sono sicuro al 100%. Proviamo a cercare su Espacenet un brevetto usando le parole chiave: "Hardware" e "Antivirus". Non c'è voluto molto a trovare il s
eguente brevetto della O2Micro che mi sembra molto simile a quello di Kaspersky.
Il Brevetto EP1865418 è europeo. E' stato richiesto il 18 maggio 2007 ed è in attesa di una decisione da parte dell'ufficio europeo.
Aspettiamo il verdetto!

mercoledì 17 febbraio 2010

Top 10: ecco chi ha brevettato di più in Europa

Secondo la gazzetta ufficiale dell'EPO, l'Ufficio Europeo Brevetti, la società olandese Philips è stata la prima in Europa per aver richiesto 2857 brevetti in un solo anno (2008), seguita dalla società tedesca Siemens. Siemens ha depositato 1863 brevetti quindi è in seconda posizione con quasi 1000 brevetti in meno. In breve, ecco l'elenco delle dieci società che più brevettano in Europa:

  1. PHILIPS - 2857
  2. SIEMENS - 1863
  3. SAMSUNG -1677
  4. BASF - 1664
  5. BOSCH - 1425
  6. QUALCOMM - 1134
  7. LG - 1108
  8. PANASONIC - 1104
  9. NXP - 981
  10. TOYOTA - 869
Nessuna società italiana è tra i primi 10. Ma forse l'anno prossimo...

domenica 14 febbraio 2010

Ricerche e statistiche brevettuali

Patentscope® è il motore di ricerca della Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (WIPO). Permette di trovare brevetti da tutto il mondo, in particolare brevetti internazionali (PCT). Il data base è simile a Espacenet®, nella sua modalità di ricerca avanzata. Permette infatti di combinare parole chiavi (keywords), numero brevetto, nome del richiedente, classificazione, ecc, ecc...
In più però permette di generare delle statistiche brevettuali coi risultati trovati. Ad esempio, ho provato a cercare i brevetti della FIAT inserendo nel campo "Applicant Name" il nome della casa torinese. In questo modo ho cercato i brevetti il cui richiedente includeva la parola "FIAT" nel testo.
Il motore di ricerca ha trovato circa 39 documenti che ha poi rappresentato graficamente (basta premere il bottone a destra). In particolare, Patentscope genera 4 tipi di grafici:
  • L'andamento delle domande di brevetto negli anni (1985-2010). Dal grafico sembra che la casa automobilistica abbia brevettato in modo irregolare.

  • La distribuzione territoriale con un diagramma a torta simile alla figura successiva, dalla quale si nota che la maggior parte dei brevetti sono stati depositati in Italia (area verde).

  • Un elenco dei richiedenti. Da questa risulta che la maggior parte dei brevetti trovati appartengono a FIAT Auto S.p.A. Vi sono però altri brevetti del Centro Ricerche FIAT o della FIAT Ferroviaria S.p.A. In questo modo Patentscope ci permette di capire se la statistica fa senso oppure no.
  • Infine vi è una lista di classi. Le classi sono una sorta di categorie dove i brevetti vengono collocati. Chi le conosce comprende da queste subito l'area tecnica del brevetto, ad esempio se si tratta di un brevetto farmaceutico oppure di ingegneria elettrica, meccanica, ecc., ecc...
Credo che Patentscope ci fornisca un ottimo strumento di ricerca, non solo nel trovare brevetti, ma anche per organizzare delle ottime presentazioni sull'argomento. Mi chiedo ora se veramente FIAT abbia solo 39 brevetti. Mi sembrano un pò pochi. Forse la mia ricerca non è stata molto accurata, ma in fondo era un'esempio. Tuttavia, in un uso reale della applicazione, bisogna prestare molta attenzione a questo aspetto, altrimenti le statistiche saranno "sballate" esattamente come i dati trovati.

venerdì 12 febbraio 2010

Trovare e leggere brevetti di tutto il mondo in italiano

Uno dei problemi maggiori che s'incontrano nella lettura dei brevetti è la lingua: un brevetto americano è scritto in inglese, uno austriaco in tedesco.
Da oggi invece è possibile leggere brevetti francesi, inglesi o tedeschi in italiano.
Come fare?
  1. Andate sulla banca dati dell'Ufficio Europeo Brevetti, ESPACENET.
  2. Cercate un brevetto qualunque, ad esempio digitando la parola "playing cards" ho trovato un brevetto americano sul gioco del Poker.
  3. Cliccate su "Translate this Text" come in figura*:
  4. Si aprirà la seguente pagina*:
  5. Cliccate su "Italian". La traduzione del brevetto è la seguente: Un sistema di gioco che fornisce il giocatore una serie di gioco delle schede a forma una mano iniziale ed anche visualizzazioni della mazza di primario una o più altre mani della mazza. Le scelte del giocatore uno o più delle schede inizialmente trattate nella mano della mazza di primario alla tenuta o a scarto. Le schede tenute inoltre sono tenute in una, in più o in ciascuna delle altre mani simultaneamente visualizzate. Il dispositivo di gioco valuta le schede tenute e determina quali esiti del gioco della mazza sono possibile basati sulle schede tenute e sulle schede restanti nel ponte. Il dispositivo di gioco utilizza una tabella immagazzinata delle distribuzioni differenti degli esiti del gioco della mazza che risultato in ogni quantitativo di versamento e una tabella per quanto riguarda cui gli esiti del gioco della mazza sono possibile basati sulle schede tenute del giocatore per determinare una distribuzione degli esiti che fornisce un versamento di totale uguale al versamento dell'esito predeterminato del gioco*. Lo stile non è certo quello fluido e ampolloso di Alessandro Manzoni, ma aiutandosi col le figure diviene più comprensibile, insomma: meglio di nulla.
* Fonte: Espacent

domenica 7 febbraio 2010

Prima di brevettare: cercare e trovare un brevetto

Chi vuole brevettare un'invenzione, deve presentare domanda all'ufficio brevetti italiano o europeo. In entrambi i casi l'invenzione deve essere nuova in senso assoluto. Con "novità assoluta" si intende che nessuno prima di voi deve aver inventato lo stesso, in Italia come all'estero, 10 come 1000 anni fa. Se richiedete un brevetto all'Ufficio Europeo Brevetti, la vostra invenzione sarà esaminata da degli specialisti che condurranno una ricerca di anteriorità per scoprire se siete veramente i primi ad aver avuto l'idea. L'Ufficio Brevetti Italiano invece non conduce questa ricerca, ma non cambia nulla: in ogni caso se la vostra invenzione non è nuova il brevetto sarà invalido. La differenza tra i due Uffici e solo che il primo vi rifiuterà il brevetto, mentre il secondo vi darà un brevetto di valore nullo.
Per questo motivo è essenziale eseguire una ricerca d'anteriorità prima di brevettare. Consiglio di eseguirla da soli, da casa e a costo zero. I vantaggi sono numerosi:
  • Potrete leggere brevetti simili alla vostra invenzione e capire cosa protegge la concorrenza
  • Leggendo i brevetti altrui vi sarà più facile scrivere il vostro
  • Se scoprite che l'invenzione esiste già eviterete di presentare la domanda di brevetto e così spese inutili.
  • Imparerete cose nuove nel campo tecnico della vostra invenzione.
Come condurre una ricerca d'anteriorità? Esistono tre database che contengono i brevetti già pubblicati e sono consultabili online gratis (i link sono nella colonna a destra "I miei siti preferiti"):
  1. Google Patents è molto semplice da usare: basta inserire parole chiave come normalmente da Google. Il problema è che si limita solo ai brevetti americani.
  2. Espacenet è più completo. Purtroppo la ricerca non è facile: le parole chiave seguono criteri diversi da Google, i risultati trovati sono troppi e la classificazione è difficile da capire.
  3. Il database dell'ufficio brevetti italiano ha il vantaggio di usare parole chiave in italiano, ma non è molto maneggevole e almeno io, non sono mai riuscito a trovare nulla.
In ogni caso conviene sempre tentare, dato che non costa nulla. Se trovate il vostro brevetto sarà certo una delusione, ma almeno avrete risparmiato denaro in investimenti, spese brevetto e spese giudiziarie per contraffazione involontaria. Se non trovate nulla di simile alla vostra invenzione, ma avete ancora dei dubbi sulla sua originalità, allora non resta che rivolgersi ad uno specialista, che eseguirà a pagamento una ricerca più accurata.

sabato 6 febbraio 2010

Trovare un brevetto: Espacenet e Google Patents a confronto

Abbiamo provato a cercare un brevetto usando due motori di ricerca brevettuali diversi:
  1. Espacent è il data base dell'Ufficio Europeo Brevetti.
  2. Google Patents è il famoso portale di Google specializzato nella ricerca brevettuale.
Entrami sono gratuiti e consultabili online (i link sono disponibili sulla colonna a destra).
Per curiosità ci siamo chiesti quanti brevetti esistono sulle comuni macchine da caffè, e così abbiamo fatto una ricerca usando le parole chiave "coffee" e "machine" in entrambi i database. I risultati sono stati molto diversi:
  1. Espacenet ha conseguito 4233 risultati
  2. Google Patents invece ci ha fornito solo 402 brevetti sull'argomento
Perché tanta differenza? Probabilmente perché Google si limita ai soli brevetti americani, mentre quello Europeo è un database mondiale cioè, oltre ai brevetti europei include brevetti da 80 paesi, tra cui gli Stati Uniti e 500.000 brevetti italiani. Espacenet quindi fornisce dei risultati più accurati, poiché dispone di un numero maggior di brevetti, circa 10 volte maggiore di Google (60 milioni di brevetti contro i 7 milioni di brevetti di google). Questo giustifica i nostri risultati: 4233 (Espacenet) contro 402 (Google), cioè appunto 10:1.

Espacenet quindi si presenta più esariente. La domanda aperta a questo punto è: come leggere 4233 brevetti?

giovedì 4 febbraio 2010

Ricerca di un brevetto storico

Ho provato a cercare su Google patents (il link si trova sulla colonna a destra) i brevetti relativi le prime locomotive a vapore. Per sviluppare la ricerca brevettuale ho inserito su Google patents le seguenti parole chiave:
  • Locomotive Steam engine
Tra i brevetti trovati ve n'era uno americano del 1840 (numero 1643) molto interessante.




I brevetti sono una risorsa gratuita disponibile a tutti. Pochissimi però sfruttano questa risorsa come alternativa alle pubblicazioni e testi scientifici. I brevetti sono utilissimi fonte d'idee e soprattuto permettono di risparmiare. Con una ricerca brevettuale si può sapere se una tecnologia esiste, ancor prima di svilupparla, risparmiando costi. In questo modo si evita infatti di duplicare una ricerca già monopolio altrui evitando spese inutili. Resta però aperto un punto importante: come ottimizzare una ricerca brevetti? Quali parole chiavi usare?